mardi 2 janvier 2018

Saint SILVESTRO de TROINA, moine basilien et abbé


Troina, Festa dei Rami in onore del santo patrono

Saint Sylvestre

Abbé en Sicile ( 1164)

Né vers la fin du XIe siècle ou au début du XIIe, on sait peu de choses sur lui, mais sont parvenus jusqu'à nous des événements miraculeux où il a joué un rôle. Abbé du monastère de 'basiliens' Saint-Michel de Troina (Enna) en Sicile, il est réputé pour sa charité.

À Troiana en Sicile, au XIIe siècle, saint Silvestre, abbé, qui vécut sous la Règle de saint Basile.

Martyrologe romain

Blessed Sylvester of Troina


Also known as
  • Silvestro di Troina
Profile

Born to the local nobility, as a young man he became a twelfth-century monk in the Basilian monastery ofSaint Michael the Archangel in Troina, Sicily, Italy, where he became known for his charity. Lived briefly at the monastery of San Filippo di Fragalà near Frazzanò, Italy. Ordained a priest by Pope Adrian VI in Rome,Italy c.1155. Soon after he was chosen served as abbot of his house. In later life he resigned his position to live as a prayerful hermit in a cell in a wooded area near the monastery and next to the oratory of SaintBarthomomew.

Some miracle stories have attached to him including discovering that a beggar he helped was Jesus. He is reported to have travelled to the shrine of Saint Agatha on her feast day in Etna, on foot, 40 miles each way, and finished the trip and his devotions in an hour. Healed the son of King William I of Sicily by praying for the boy and making the sign of the cross over him. A procession of his relics and prayers for his intercession is credited for ending a plague outbreak in Sicily in 1575.

Born

San Silvestro di Troina Abate


Troina (Enna), XI-XII sec. – 2 gennaio 1164

Martirologio Romano: A Troina in Sicilia, san Silvestro, abate, che seguì la disciplina dei santi Padri d’Oriente. 

Il monachesimo orientale, arrivò soprattutto nell’Italia Meridionale, l’antica Magna Grecia, al seguito delle occupazioni bizantine, attestandosi specie in Calabria e Sicilia.

E fra i numerosi monasteri sorti in Sicilia, vi fu quello di Troina (Enna) dedicato a S. Michele, sotto la Regola di S. Basilio per cui i monaci venivano chiamati ‘basiliani’; e in questo cenobio, grande centro di spiritualità dell’epoca, visse il monaco Silvestro.

Nato verso la fine del XI sec. e l’inizio del XII proprio a Troina, di lui non si sa molto, ma sono giunti fino a noi i racconti di vari episodi prodigiosi che lo videro protagonista; entrato in giovane età nel monastero di San Michele, si distinse per la sua spiccata carità.

Sulla base d’argento del prezioso ferculo che lo raffigura, è incisa una costante tradizione che narra dell’aiuto dato ad un vecchio mendicante, rivelatosi poi per il Signore Gesù.

Gli storici locali raccontano che in un’ora si recò a Catania, a venerare s. Agata martire nel giorno della sua festa; il prodigio consiste nel fatto che il monastero era distante dalla città etnea quaranta miglia e lui era a piedi sia all’andata che al ritorno.

Verso il 1155 si recò a Roma in visita al nuovo papa Adriano VI, il quale lo ordinò sacerdote. Al ritorno, fermatosi a Palermo, guarì il giovane Guglielmo, figlio del re di Sicilia, Guglielmo I (1154-1156), ciò gli procurò una vasta fama di santità e rientrato a Troina venne eletto abate.

Dopo qualche anno si ritirò, desideroso di una maggiore ascesi, costruendosi una cella accanto ad un oratorio dedicato a S. Bartolomeo, a breve distanza dal monastero.

Morì il 2 gennaio 1164 a Troina. Il suo culto “ab immemorabili”, fu confermato da papa Giulio III (1487-1555), la sua festa liturgica è il 2 gennaio; nel giorno della sua festa una suggestiva processione di uomini a cavalcioni di muli bardati e carichi di alloro, si reca al suo sepolcro e ciascuno depone un ramoscello di alloro sulla sua tomba.


Autore: Antonio Borrelli